marzo 11, 2009

S.O.S. PAROLE PERDUTE!

Quanti di voi sanno cos'è "lu vicc'"? Semplice...è il tacchino!
Questa è soltanto una delle tante parole del nostro dialetto tavennese destinata a perdersi. Custoditi soltanto dalla memoria dei più anziani, molti termini stanno finendo nel soffitto della nostra coscienza linguistica. A volte sono semplificati nella forma ("lu p'dcal" ha ceduto il posto a "lu pèd"), spesso risultano schiacciati dall'autorità della lingua italiana ("spartòn" e ormai sostituito da "strofinaccio" e, chissà, magari tra qualche anno lo chiameremo perfino "canovaccio"!) o ancora destinati a perdersi quando designano oggetti in disuso (difficilmente le future generazioni conosceranno "la munèr", grosso vaso per contenere acqua ad uso domestico).
Molti vocaboli che identificano e rendono unica la nostra parlata scompariranno! E' indiscutibile l'imperativo del parlare l'idioma nazionale...ma il nostro ultimo sondaggio ci vede unanimi nel considerare il dialetto "qualcosa da conservare e di cui essere fieri".
E allora proviamoci tavennesi...tiriamo fuori qualche altra rarità, qualche altra parola in via d'estinzione!

79 commenti:

Lorenzo ha detto...

Ringrazio Nicola Z. e Claudio B. per uno spunto sull'argomento...e faccio un appello: vogliamo Nicola Mancini sul blog!!! Manchi solo tu!

cccp81 ha detto...

hai ragione x quanto riguarda nicola...scommetto che lui ne sa tantissime!!!
cmq x ora mi viene in mente la prcoc che sarebbe la pesca e lu buatt che sarebbe il barattolo...

andrea ha detto...

effettivamente mancini sarebbe imbattibile in questo post....cmq a me ora viene in mente la "shtrivl"...mi spiego...sarebbe quella sorta di tavola dentata che le signore usavano per lavare la biancheria a la font.

Lorenzo ha detto...

"Lu buatt" non l'avevo mai sentito! La "shtrivl" rientra nella categoria di nomi di oggetti che non si usano più. Un altro è la "stadèr", ovvero la "stadera", bilancia con pesi e contrappesi che sta scomparendo. Sicuramente scomparirà anche il vocabolo italiano. Ricordo che fino a pochi anni fa la utilizzava ancora qualche fruttivendolo ambulante!

Anonimo ha detto...

ciao ragazzi,
vi ringrazio per i collegamenti...ho ricambiato il link!
saluti molisani

Lorenzo Di Stefano

cccp81 ha detto...

allora ragazzi... freschi freschi!!!
vi ricordate lu babbuglic ovvero i sassi levigati di fiume,oppure li purzien cioe' gli scarponi da campagna... e udite udite, lu fraff...ovvero il muco nasale!!!
aho' quando ci vuole, ci vuole...
contattate flavio che lui ci puo' dare un grande aiuto!!!

Lorenzo ha detto...

Grazie Lorenzo. I tuoi indirizzi sono molto interessanti e ben fatti!

E' vero...ma perchè "lu fraff" sta scomparendo?!? E' così espressivo, poetico...quando lo dici sembra quasi di vedere.....lasciamo perdere che fa schììfo!
Flavio, custode delle tradizioni, imitatore ufficiale del noto bestemmiatore ******, illuminaci!

Marco ha detto...

E lu parsnnevr'??credo si riferisse a chi andava a giornata da qualche proprietario terriero in campagna...la puzz brucicc, ovvero il cattivo odore che si sprigiona nell'aria si brucia qualcosa!!
C'mon tavennesi co sto dialetto!!

Mari ha detto...

Al che la Catanese risponde: nn solo a Tavenna si sta perdendo pian piano l'uso del dialetto... CMQ mi rammarica essendo io un'appassionata pure del vostro.. p.s.: termine "buatt/a" da noi vale uguale.. coincidenza carina non è vero?
ciao Marco!
M.

andrea ha detto...

la pagliett e lu maccatur; i copricapo rispettivamente per uomo e per donna....il primo forse ancora per un pò si sentirà, ma lu maccatur credo proprio che entrerà in disuso sia come termine che come indumento.
ma i commenti dei visitatori del blogpiù "grandicelli"?...sono sicuro che ne uscirebbero delle belle ;-)

Lorenzo ha detto...

Si infatti...a tutti quelli che visitano il blog e ci fanno i complimenti:
SCRIVETE SCRIVETE SCRIVETE!!!!!!!!!

"Lu maccatur"...quando ero piccolo lo sentivo più spesso ma non c'è dubbio che scomparirà!
E scomparirà anche il mitico "zuffulatùr", usato per attizzare il fuoco e minacciare i monelli di casa, destinato ad essere rimpiazzato da metodi più moderni!

cccp81 ha detto...

allora...mi sono ricordato d lu quartar -->contenitore x i prodotti agricoli...
lu curviel-->separatore x derrate agricole...
we collaborate un po' tuttiiii!!!

Lorenzo ha detto...

Un amico mi ha fatto ricordare due termini che non sentivo da anni: "jozz", ovvero il fango, e "loff'", cioè...diciamo...la fuoriuscita d'aria dall'intestino!!! Quest'ultima parola a Tavenna sta scomparendo, ma vi assicuro che nella zona di S.Croce-Colletorto-S.Giuliano è ancora molto usata.

Ehi c'è bisogno di collaborazione...dove sono finiti i nostri aficionados: Marianna, Flavio, Michele, Ornella, Andrea, Leonardo, Angelo, Simone...e tutti gli altri (tantissimi) che non hanno MAI scritto..?!?
Ci scrivono da Catania (grazie Mari)...ma non da Tavenna!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Vi do anche io una parola vediamo se la conoscete: la gugnizza, scialle di lana pesante che indossavano le donne in inverno.

Lorenzo ha detto...

No anonimo, non l'avevo mai sentita. Ne stanno venendo fuori tante! C'è anche la "pagliulell'", cesto per il pane. Siccome il pane in casa non si fa quasi più, sta scomparendo anche questa parola.

cccp81 ha detto...

we lory e invece la pagliett...?

Il Portiere ha detto...

Salve ragazzi scusate l'assenza...cause di forza maggiore mi hanno tenuto lontano dal blog...
vorrei complimentarmi per la scelta dei temi che risultano sempre interessanti e soprattutto istruttivi!!!!

Per entrate nel vivo della discussione vi propporrei un pò di nomi riguardanti la famiglia:
Taton-nonno
bas-fratello
siosc-sorella
mammucc'-nonna
Poi mi viene in mente una parola che fino a poco fa sentivo molto spesso ma che ormai sento di rado
Lu 'ndress-il guaio,macello,casino...
oppure
lu 'Nguacch'-lo sporco
O
lu mammaciuoc'-la ragnatela
e per concludere vi lascio con
la graner-la scopa
li grin-la schiena che di solito vengono usate nella medesima frase:
"t'romp sta graner sopr'a 'ssi grin!!!!!!"

Lorenzo ha detto...

Ottimo intervento Portiere...bas (fratello) non l'avevo mai sentito!
Torna a scrivere se ti viene in mente altro!

Anonimo ha detto...

Lu staffil (mazza sottile)
Lu curviell (setaccio)
La nocc' (residuo della spremitura delle olive)
Lu suscht (lo spavento, incredibilmente simile allo spagnolo susto)
Lu siv (e siccome di fa col sivo ecco perché detersivo)
Lu nzvus (persona sporca)
La svicciatojia (qui ci vuole l'intervento di un erede veterano dello strumento per spiegare la funzionalità di tale oggetto)
...e poi vedrò, ora annoterò quelle che mi vengono e che sono un po' in disuso
Abbracci

Lorenzo ha detto...

Oh Rivoluzione sei un pozzo di sapienza linguistica popolare! E chi se li ricordava più quei termini!
Aspettiamo con ansia altre rarità! Saluti!

Marianna ha detto...

eccomi.....chiedo perdono per l'assenza ma non ho mai tempo di scrivere!!Comunque, per adesso non mi viene in mente neanche una parola...anzi forse una che mi disse mia nonna mentre cucinavo il cous cous "li tarizz", pare che sia il cous cous di 50-60 anni fa!ciaooooooooooooo

cccp81 ha detto...
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cccp81 ha detto...

grande rivoluzione!!!
pure se ci 6 poco qui ne sai tantissime....
io invece volevo aggiungere la shcaric ovvero il pezzo di legno x il forno.
ok?
alla prox

Anonimo ha detto...

Aggiungerei inoltre:
La rezz (la rete)
La cmett (il merletto)
Lu muzzitt (recipiente ed unità di misura)
La mes (grosso recipiente per i lavori di panificazione)
La tragl' (s'attaccava all'asino fungendo da carro, però senza ruote... ...questa è difficile da spiegare se non si è mai vista una)
Lu mmascht (la sella dell'asino o del cavallo)
Li frucial (pinza per attaccare i buoi dalle narici)
Sané, es. sané lu puorc; ovvero decoglionare il maiale...
...e con questa vi saluto...
Baci ed abbracci ed a presto

Anonimo ha detto...

complimenti ragazzi per l'argomento trattato.Ci sono innumerevoli PAROLE che sembrano vagare nell'aria,ma se raccolte o ancor più ripetute di bocca in bocca,potranno facilmente tornare a far parte del nostro attuale linguaggio e quindi tramandate in futuro. Grazie Claudio B.

Marco ha detto...

Rivoluzione proletaria è un vero e proprio pozzo di conoscenza per quanto riguarda il dialetto!!Nell'ultimo post più che terini caduti in disuso hai ripescato parole arcaiche, forse in uso già dal '700, alcune di chiara matrice slava...Sarebbe impossibile andare a cercare alcuni attrezzi e oggetti e organizzare una mostra con la traduzione dialetto tavennese/italiano e magari come è cambiato nel corso del tempo...se proprio non si riuscisse a trovare quasi niente (ma ne dubito) si potrebbero fare delle stampe!che ne pensate?

Anonimo ha detto...

Buongiorno ragazzi,dai con le parole perdute,es.abbuskà ovvero guadagnare qualcosa.mustacc:baffi,fumier:letame,ciaciabuott:rospo,....ciao Claudio B.

Anonimo ha detto...

Ho pensato che oltre alle parole antiche potremmo aggiungere i vecchi soprannomi delle famiglie tavennesi .Es. Claudio d MANUEL,oppure soltanto MANUEL,FLCIUOTT,BORGION....Voi che ne dite? Claudio B. aspetto un vs parere.

cccp81 ha detto...

oh claudio...benvenuto!!!
si mi piace la tua idea...casomai facciamo un post dedicato all'argomento!!!
stamattina mi e' venuta a mente la calaciapp...visto che siamo vicini alla pasqua!!!

Anonimo ha detto...

Grazie Pietro.E' vero le due cose si possono distinguere ,sono contendo che l'idea ti è piaciuta,che ne pensa l'amico Ndonie d lAmeric? So quanto ci tiene atali argomenti e quindi non mancherà il suo prezioso apporto.a presto Claudio B.

Lorenzo ha detto...

Ciao Claudio!!!!! Finalmente ti abbiamo tra noi!
E quante parole stanno venendo fuori..."mustacc", "calaciapp", che inevitabilmente scomparirà come lemma così come è ormai scomparsa la tradizione di suonarla per la raccolta della legna o delle candele!
Marco, una mostra come quella che proponi si fece anni fa. Probabilmente più di 10 anni fa, ma ricordo ancora che era stata molto ben organizzata...oggi sarebbe ancora più interessante riproporla!

Marco ha detto...

Eh si sarebbe na svolta...magari quest'estate si potrebbe organizzare qualcosa!!Grande Claudio mancava il tuo apporto al bog!!è caduta in disuso la parola "macciuocc", ovvero quella specie di incrocio tra formaggio e mozzarella, in italiano forse è il caglio ma non ne sono sicuro...qualcuno pò darmi delucidazioni?

Lorenzo ha detto...

Io non posso aiutarti...
E per quanto riguarda le offese...che fine hanno fatto le tanto temute "puldracch'" e "tabbaccon'"?? E "dsgrambescht'"??

Anonimo ha detto...

un affettuoso abbraccio a Marco e a tutti i tavennesi che sono lontani dal paese ma sicuramente vicini con il cuore.vi invito ragazzi a scrivere almeno il soprannome della propria famiglia per iniziare.aspetto notizie da Renato(d Sulin) Claudio B.

Anonimo ha detto...

Lu manuocchije (manciata di spighe)
con più manuocchije si costituivano ammassamenti più grandi denominati in modi diversi: mulitt, acchije, stigl'... ma qui potrebbe essere più chiaro solo chi partecipò ad una mietitura a mano e che potrebbe anche raccontare come si batteva il grano sull'ar (aia immagino sia la sua traduzione) e poi come lo si svcciav (e qui sarò esplicito: Wè vicino, che fai? Non spieghi la svicciatoje?)
La voltarecchije (aratro leggero)
Lu spazzill (la caviglia)
L'ain (L'agnellino)
Lu riefn (Importante accumulo nevoso che si crea nelle tormente di neve)
Lu bumbalizz (Stalattite di ghiaccio)
Lu vrrain (modesto canale di scolo delle acque dei campi)
La lam (La frana)
Lu battuocchije (il batacchio della campana)
... e poi anche quelle parole che significano cose diverse in base al contesto nel quale sono inserite:
Ruv per esempio può essere sia Il vicoletto che il Rovo.
Scusate la mia scarsa sistematicità nell'elencazione, ma ce ne sono migliaia di termini (credo siano all'incirca 2500-3000 vocaboli in tutto) ed un lavoro di riordinamento può essere fatto solo una volta che si siano raccolti un numero di termini sufficienti per creare un dizionario: Tavennese-Italiano; Italiano-Tavennese. è un sogno che covo dentro da molto tempo, chissà che questa volta, grazie a voi (L., M. e tutti gl'altri partecipanti) non si trasformi in realtà. Magari creando pure un piccolo manuale sulle arti ed i mestieri locali (così in caso di crisi e pugnette varie, noi saremmo coperti dalla nostra arcaica, ma funzionale e genuina sapienza popolare).
W Tavenna! Tavenna città Libera!
Wé, non scherzo... ...
Un destino diverso è possibile, ma solo in posti come la nostra amata Tavenna, le città sono solo Babilonie appestate d'indifferenza.

Rivoluzione Monetaria!

Anonimo ha detto...

Mariannlit, ma z poò sapè andò cazz onn asciut tutt si cazz d nnnummr ch'i schiaffat addentr a quill'ultm 'ndervent chi fatt???

LU MRKEAN.

Lorenzo ha detto...

Flà...ma quante ne sai, GRAZIE!!!
Non oso immaginare se univate le forze tu e il Mancini!
Comunque l'idea del dizionarietto è fantastica, anche io e Marco la coviamo da tempo. Bisogna unire le forze però, giovani e soprattutto meno giovani. Se ne può parlare quando ci ritroveremo fisicamente tutti a Tavenna.
E come darti torto che luoghi come Tavenna sono ormai un rifugio dal caos metropolitano. Dovresti vedere in questi giorni con l'arrivo della primavera...la natura sembra fondersi con le persone, fantastico! Però che vuoi farci...se a Tavenna ci fosse università e prospettiva lavorativa......!
Vabbè, un saluto da Panzone, o se preferite "chill' d' TIT" (ok Claudio??)

darkman ha detto...

Un caloroso saluto a tutti gli amici tavennesi, che ho avuto il piacere di conoscere per mezzo del mio caro amico Lorenzo!
Sono Giampietro u campuascian, finalmente e ritrosamente piegatosi alle pressioni tecnologiche del mondo moderno e quindi dotatosi di collegamento intenet!
Vi scrivo per complimentarmi col vostro blog bellissimo e , visti i tempi, di un romanticismo senza pari. Continuate così, vi leggo volentieri sempre ed ora posso pure interagire, qualora lo vogliate. E' uno splendido modo per onorare le proprie origini e la prpopria cultura, che altrimenti rischierebbe l'oblio! Bravi! Se volete, a proposito dell'argomento vocaboli in via d'estinzione, posso darvi pure qualche dritta etimologica, visto che come voi anch'io sento profonda in me la SANTA MOLISANITà da ostentare con fierezza nel mondo :-)
A presto ed un abbraccio speciale al grande principe frentano Lorenzo!

Anonimo ha detto...

Perfetto il tuo intervento,caro Lorenzo,ora aspettiamo gli altri.Leggere la sera i vari commenti è la prima cosa che faccio quando accendo il computer,e mi rilassa molto.Oggi l'amico Ndonie dl'americ mi ha fatto vedere una lunga lista di vecchie parole scritta da lui nei momenti liberi,altre persone hanno dimostrato interesse , quindi avanti così.Grande rivoluz. monet. con i suoi interventi,ci elenca sempre parole assai TOSTE,roba da bisnonni ormai,bravo.qualche soprannome:ZAPPUOTT,LAZZUOTT,CAZZITT.....Che ne dite ? ClaudioB.

cccp81 ha detto...

manue' lustrati gli occhi dagli scarmuocch e fatti una cultura da questi termini vernacoli, e non finisce qui....
-babboshk – frutto della quercia;
grameacc – gramigna;
gugnizz- sorta di plaid (molto pesante e non riscaldava un accidente);
fazzltton – grosso scialle;
sparett- tovagliolo;
mantil – tovaglia;

'ndonio
c n cion – stofinaccio,straccio;
truffl – recipiente in terracotta x vino,usato durante i lavori agricoli;
ci c n - recipiente in terracotta x acqua;
cerqq l – quercia;
shtrppon – piccola quercia;
purziean – scarpa da lavoro agreste, molto cafunott;
shtruppielll , muzzitt, quart, tomml,som – unita’ di misura di volume e anche di superficie;
pagliol – contenitore in paglia;
pagliulell – piccolo contenitore in paglia adeperato soprattutto dalle massaie x riporvi su paniell d pean;
posht,vtarell – rafforzativo d li purziean;
v sh lon – puzzetta…;
pi t t, p t till – meteorismi???
Sbruffl - rutto;
carafon – contenitore x il vino(bisogna saperci bere….senno’ t l jttiev ‘n cuoll);
grimb – contenitore x liquidi;
fagugn – scirocco
majlles , scarciacrap - vento del nord;
vojr – bora
calatocc –maledizione;
ggiarrett , vucal – contenitori x liquidi;
ciqql e ov – uova e salsiccia, pasto da re;
talluozz – stronzo (chi legge, eheheheheh);

Lorenzo ha detto...

Nooooooooo....sono senza parole....GIAMPIETRO!!!!!!!! Un caloroso benvenuto da Tavenna tutta! E' un piacere avere un altro molisano purosangue! Anche se non sei di Tavenna vedo che hai perfettamente compreso lo spirito e gli intenti di questo blog! Mi aspetto grandi commenti da te...e pure una visita in loco, ovviamente e soprattutto per onorare la tua fama di buona forchetta (qui ne avrai modo...lo sai)!

E che altro dire...grazie Antonio (e Pietro) per la ricchissima lista di termini "moribondi"! Ne stanno spuntando centinaia! Quando è nato questo post non me ne sarei aspettati più di una cinquantina! E pensate cosa succederebbe se si riuscisse a piazzare un paio di ottuagenari davanti al Computer...certo è fantascienza, ma ne verrebbe fuori un dizionario corposo!
Infine lasciatemi dire che la massiccia partecipazione e l'entusiasmo di molti per questo argomento (anche se MOLTISSIMI potrebbero ancora scrivere...), unito alle graditissime visite "esterne" (grande Darkman!) mi riempiono di gioia....mo m' commuov!

P.S. Piè..."stronzo (chi legge)" è fantastica, una perla degna di chi sappiamo noi......!!!

Marco ha detto...

Grandi ragazzi!!!Rivoluzione monetaria e cccp81 semplicemente sontuosi!!!Un dizionario sarebbe bellissimo ma allo stesso tempo un lavoraccio...dovrebbero lavorarci almeno 10 persone e ci vorrebbero lo stesso anni!chiudo cu nu bell schaff a la cullizz...di quelli che ci buscavamo sempre negli anni 90 dopo essere andati dal barbiere a tagliarci i capelli(allora si usava il "doppio taglio"!)

Manuel' ha detto...
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cccp81 ha detto...

ragazzi eccovi la seconda parte:
fraffus-ragazzino,ma detto in senso spregevole;
loff-merda di vacca, abbastanza liquida;
scarmuocch-muco degli occhi;
scarmucchius-persona di poco conto;
mammacuoc-ragnatela;
luc cappell-lucciola (senza doppio senso!);
mulitt-diverse manciate di spighe di grano mietute con la falce;
manuocch-insieme di più mulitt,legati da ‘na cas;
acch-insieme di 14 manuocch,composti per resistere,molto temporaneamente,alle intemperie;
met-insieme di più acch,che veniva composta in prossimità della masseria,sull’ar,aspettando la trebbj;
sparatrap-sorta di nastro isolante;
‘rb iator-suono di campane che t l putiv arji’!
munnzzar-cacatoio pubblico (tutt ‘nziembr!);
dulcior-orgasmo,maschile beninteso;
aqua lucd-pre sperma,per bambini precoci , praticamente tutti;
sburr,spacch-sperma propriamente detta;
frssor-recipiente preposto alla frittura (e alle cenette… ah,bei tempi di baldoria giovanile…);
panunt-fell d pean fritt a la frssor; (per soli intenditori );
v r dun-parte integrante di cui sopra,rigorosamente di maiale,rigorosamente tagliata grossolanamente,
rigorosamente insieme a shkef d’agl (tante,per l’alito,anche per una notte d’amore)e sllekj d
javvulill tuosht;
cuzz-rigatoni,il degno principio d ‘na tavl d puorc;taluni preferiscono li mezz zit,mah…;
zuppett-intigolo(paparuol,pmmdor,ciqql d salcicc q.b.)e uova a volontà;
trappducc-piccolo treppiedi;
fuglar-parte più calda della casa o d’la massari’;
zufflatur,palell,t’neagl,paturcill-attrezzatura propria d lu fuglar;
shkuppett-schioppo,fucile;
uardapass,guashtaruol-sorta di ramarri,verdi , abbastanza sgradevoli alla vista ;
ciapabbuott-rospo ;
fcozz-rigonfiamento della camera d’aria,della bicicletta,quando non c’era ancora il tubeless(eeehhh…),altri
tempi!;
fess-organo genitale femminile,usato spesso come ultima ,sanguinosa offesa tra ragazzi : la f. d’sort!,
la f.d’ meammt !!! (e poi le botte,fino allo sfinimento);
c’llon-organo genitale maschile e non solo,intendendo una persona sciocca,’nu sapunear;
cariamuort-beccamorto,campsantar;
r’pean-vento freddo notturno,proprio d li Vucac (esperienza diretta,personale,giovanile);
grambalupin-erba sulla;
teann-gambo della suddetta\persona sciocca;
mmeashsht-basto,propria degli animali agricoli da soma,sorta di sella;
spar’n-asparago;
luprienz,ddafn-prodotti delle fratte simili ,agli asparagi;
tragl-traglia,slitta;
voltarecch-piccolo aratro trainato dalle vacche,caratteristica che andava “ambo le parti”;
l’aratr-l’aratro trainato dai buoi,tori;
p’r’tcar-aratro proprio d li mutur;
keam-pulviscolo della trebbiatura,e queann z trscav e abbuttav lu fagugnn…yyoo ;
yuv-giogo,attrezzo poggiato sul collo delle vacche,per permettere l’aggancio d lu carr,d la voltarecch
d la tragl,d killi cos ,hi capit?;
frosc-muso,grugno(za ‘rsmegl nu ccon a kill,o no?,ma n’ghe!);
fruscial-attrezzo per bovini , atto a indicare la direzione agli stessi ,e non solo…;
s’karik-pezzo di legno spaccato da fusto più grande ,usato per il forno,p coc lu pean,li pizz,li ciell,li tarall…;
takkr-pezzo di legno,da ramo di albero;
p d cal-radice di quercia;
cacch-arbusti,qill d li piet d la liv;
fumier-letame;
'ndonio

benedettoclaudio ha detto...

Ciao Ndonie,sicuramente alla fine della scrittura della tua bellissima lista di parole hai provato il cosiddetto DULCIOR...

Manuel' ha detto...

Ciao Ndonie,sicuramente alla fine della scrittura della tua bellissima lista di parole hai provato il cosiddetto DULCIOR...

Manuel' ha detto...

Ragazzi, da oggi mi firmo con il vecchio soprannome di famiglia , cioè : Manuèl. ciao.

darkman ha detto...

Salve a tutti cari amici tavennesi! Ecco di nuovo fra voi “l’intruso” cambuascian! Mi ritrovo a scrivervi proprio perchè affascinato dalle vostre disquisizioni sulla LINGUA degli avi che va scomparendo e perché davvero simile a quella da me sentita per anni dai miei nonni, che erano di Guardialfiera. Leggendo tra gli elenchi dei termini pubblicati sul vostro blog, mi sono accorto di conoscere ed avere familiarità con moltissimi di essi! E, siccome ultimamente alcune mie letture mi hanno portato a scoprire un’origine dei nostri dialetti diversa da quella della “vulgata”, che li vedeva direttamente derivanti dal latino, mi ripropongo di sottoporvi alcune situazioni interessanti e commentarle assieme, se vi va Un piccolo antefatto:
Nel 1995 è stato scoperchiato un vero e proprio vaso di Pandora nel mondo dell’archeologia e della linguistica, allorché un professore di origini molisane (nato a Castellino sul Biferno), Antonio Fratangelo, ha rivelato al mondo una scomodissima verità: la famosissima battaglia di Canne fu combattuta in Molise, lungo il fiume Fortore, all’altezza dell’attuale invaso di Occhito, che segna il confine fra Puglia e Molise. Attraverso una serie di libri oculati e ben scritti, il professore passò dalla dimostrazione scientifica (reperti archeologici, testimonianze letterarie di scrittori latini e greci, DATAZIONE AL CARBONIO 14 di ossa rinvenute in zona, tradizioni orali delle genti del luogo) che la battaglia di Canne avvenne effettivamente in quel luogo e non presso l’Ofanto 270 km più a sud, ad una dimostrazione storico/linguistica che le tradizioni, la cultura e la parlata delle genti di quei luoghi, ma del Molise in genere, pagano un contributo enorme alla spedizione italica di Annibale! Ancor più che ai nostri progenitori “ufficiali”, i Sanniti. La lingua (i dialetti) e, soprattutto, la toponomastica delle terre molisane sono lì, dopo duemilacinquecento anni a testimoniarlo. Tale e tanta fu l’impronta del dominio che per mezzo secolo Annibale e la sua gente imposero su quei luoghi che l’eco delle sue gesta risuona ancora oggi. La cultura molisana paga un dazio enorme a quei Punici che combatterono contro Roma e la loro anima persiste nelle nostre parlate. Lo testimonia, in modo inequivocabile, la linguistica attraverso lo studio sistematico dell’etimologia delle parole dei nostri padri. Ovviamente sarebbe troppo lungo qui esporre dettagliatamente le prove archeologiche, storiche, letterarie e scientifiche che il buon Fratangelo sviscera a supporto della sua tesi. Per cui, miei buon tavennesi eccovi alcuni esempi che vi riguardano da vicini. Partiamo dai vostri luoghi: la toponomastica. Il Fratangelo dice: “Tranne che per due toponimi (Marzovizza e Papoviccia), entrambi al confine con Acquaviva, la toponomastica è tutta fenicio-punica: Peticone, la lunga fascia di terreno al confine con Montenero, da Pvtah, aperto + Hon/kon, sacco, cioè che si apre verso la vallata; Colle delle Mandorle, di cui mandorle da Man, dimorare + Dvr, scorrere + El ilay, collina, cioè “dove l’acqua scorre via”; Fosso Fontana da Fws, fosso + Fuun ta ayn, acqua che si raccoglie in basso; Immerza da Mer-za, da fare con attenzione; Macchione da Mac, taglio + ayn, acqua; Mandrelle da Man daar el , luogo di sosta; Mustini da Mws, soggetto ad inondazione + Tn, conca, vd. Ponte Musa a Roccavivara o le più famose Mosa/Mosella; Il Santuario della Madonna della Teglia non già da teglia=fressora, né da teglia=tegola, bensì Tg el, corona, più precisamente la corona del dio cartaginese Baal […] Scozze da S privativa + Koz, secco; Stincione da S + Tinuq, tendenza a trattenere + ayn, acqua, cfr. ingl. Stingy, avaro; […] etc. etc.
Ma ecco la chicca gente: TAVENNA non deriverebbe dal latino, le tabernae non c’entrano, o c’entrano in parte: viene invece da Tav, piedi + Nah, moto a luogo, verso (cfr. il tedesco nach), cioè luogo verso il quale si va a piedi. Infatti, il santuario di S. Maria della Teglia era luogo di pellegrinaggio fin dall’antichità e Tavenna nacque come luogo di riunione-raccolta da dove si andava e tornava a piedi al vicino santuario, in origine eretto dai punici in onore del dio Baal (infatti abbiamo visto l’etimo di Teglia).
Va bene cari tavennesi, per ora mi fermo qui. A voi le conclusioni. Se vi va, la prossima volta vedrò se posso illustrare l’etimo di qualche bel termine dialettale, sempre in questa ottica punico-molisana A presto, ciao a tutti 

Anonimo ha detto...

Immenso Darkman. Qui non c'entra nulla, ma di riferimenti alla cultura pagana nel nostro quotidiano se ne ritrovano veramente a pacchi, ma queste che tu hai riportato mi suonano veramente nuove ed interessanti. Mi piacerebbe poter leggere di persona i testi che citi. Non perché non mi fidi, ma sono per poterne sapere di più.
Grazie ed un abbraccio a tutti!

Rivoluzione Monetaria!

Lorenzo ha detto...

Grande Darkman! Mi aspettavo commenti memorabili da te…ma sei già andato ben oltre le aspettative! Infatti anche se conosco (sempre grazie a te) lo studio di Fratangelo, la chicca finale sull'etimologia del nome "Tavenna" mi è nuova! Raghèzzi leggete con attenzione perchè queste sono RIVELAZIONI!
E non oso immaginare l'eccitazione di Claudj d' Manuèl' dopo il tuo commento!
Comunque io ho una copia di uno dei volumi di Antonio Fratangelo nel quale si presentano centinaia di prove riguardanti la Battaglia di Canne svoltasi in Molise.
Caro Rivoluzione, e chiunque altro abbia trovato interessante il resoconto fatto da Darkman,il libro è a vostra disposizione, basta chiedere(presto mi procurerò anche gli altri tomi).

E vi lascio con la “Lschtièr”, ovvero l'impalcatura dei cantieri edili. Non so se è già stata nominata; in tal caso scusate ma ormai i termini sono talmente tanti che è facile ripetersi.
Continuate così! Grazie ancora cambuascià!

Gustavo Gentile ha detto...

Davvero molto interessante quello che ha scritto Darkman!

Manuel' ha detto...

Apprezzo molto ciò che l' amico Darkman ha scritto su Tavenna e Montelateglia,frutto di studi che non conoscevo ancora,ma io rimango ancora fedele alle vecchie tesi fin'ora conosciute(vedi A. Crecchia). Mi piacerebbe parlare direttamente con te,visto l'ampiezza degli argomenti.sicuro di poterlo fare al più presto ti saluto e continua ad essere tra di noi.

Manuel' ha detto...

Ho conosciuto Gustavo Gentile alla fine degli anni 80 e subito rimasi colpito dalla sua immensa voglia diconoscere le proprie origini e soprattutto l'interessamento a tutto ciò che riguardasse Tavenna.Insieme abbiamo girato le campagne e posti che riguardassero i suoi avi.Ricordo la grande disponibilità che ilbuon DON PASQUALE ebbe nel farci consultare l'archivio parrocchiale.Ora a distanza di tanti anni vedo realizzato da Gustavo un suo personalissimo Blog dove lui trasmette tutte le sue ricerche e impressionidel passato senza trascurare il presente.Un caloroso abbraccio Claudio d Manuèl.

darkman ha detto...

Rieccomi tra voi cari tavennesi!
Sono davvero contento che il mio intervento abbia suscitato reazioni così positive sul vostro bellissimo blog! Ringrazio Gentile e Rivoluzione Monetaria per l’interesse mostrato e soprattutto il sano scetticismo di Manuèl, che in modo garbatissimo mi ha fatto capire di non fidarsi troppo della mia versione! Va benissimo, soprattutto alla luce della mancanza di documenti che avvalorino la mia tesi: si tratta di fidarsi della mia parola insomma. In effetti, seppur a parer mio incredibilmente importante, la tesi del Fratangelo e, soprattutto, i suoi testi sono davvero misconosciuti e di difficilissima reperibilità.
Egli ha scritto ben otto (!!!!!) libri sulle radici storiche del Molise, di cui tre dettagliatissimi di linguistica che prendono in esame solamente i dialetti regionali. Il grande Lorenzo possiede una copia di uno di questi libri che parla della battaglia di Canne, quindi se ti va, Manuèl, puoi leggerlo di prima mano. Io ne posseggo altri due riguardanti la lingua: “Dizionario punico-molisano: alle fonti della lingua” e “Molise punico”, entrambi edizioni Annibal Puteqa. Se, come spero, mi troverò dalle vostre parti uno di questi giorni, cercherò di portare con me delle copie che lascerò al mio caro amico Lorenzo.
Ebbene, rispondendo a Manuèl, posso affermare che Antonio Crecchia, così come il Paterno, ha ragione, ma fino ad un certo punto, a mio modestissimo modo di vedere. Che la zona di Tavenna fosse originariamente abitata, fino all’avvento romano, dai Frentani, popolazione altra dai Sanniti e di probabile provenienza illirica (Yugoslavia), è fuor di dubbio. E’ altresì indubbio che il colle a nord di Tavenna avesse nome romano di Mons Ytiliae, poi divenuto Montelateglia. Ma il nome romano in primis non è altro che un calco del nome originario fenicio, cioè punico del luogo sacro che ivi si trova, cioè da Tg el, corona (del dio Baal). E’ noto poi che i luoghi di culto cristiani spesso e volentieri “riciclavano” siti di culto antecedenti, prassi assai nota e documentata: innumerevoli chiese e abbazie sorsero sulle vestigia di antichi templi pagani, come per esempio la notissima Notre Dame a Parigi, eretta su di un tempio druido. Qui il monastero fondato dai Benedettini a Montelateglia non fa eccezione. E’ del tutto naturale e logico pertanto far risalire il nome del luogo alla dicitura latina che poi diede il nome anche al monastero. Allo stesso modo, è vero che il nome di Tavenna si fa risalire alla dicitura latina Tabennas, attestata per la prima volta nel 1150, probabilmente indicante una pluralità di casali sparsi piuttosto che un vero e proprio centro abitato, divenuta in seguito Casale Taberna, poi Casale di Tabenna ed, infine, semplicemente Tavenna. Ma l’origine di Tabennas? Forse lo slavo Tavèla? Ma l’eredità slava è piuttosto recente in quanto risalente all’epoca aragonese, epoca in cui immigrati dai comuni vicini si stabilirono nel borgo, portando con sé ed immettendo nella parlata locale l’idioma slavo. E’ quindi a parer mio estremamente sottovalutato l’impressionante imprinting culturale lasciato in così breve tempo dalle orde annibaliche. Tanto più che si consideri che dopo la fine dell’epopea punica in Italia, allorché Annibale fu richiamato in patria per un imminente attacco a Cartagine da parte della flotta romana, migliaia di uomini del suo esercito, sfiniti da anni di guerra in suolo straniero, avevano “disertato”, rimanendo nei luoghi dove avevano combattuto. Qui avevano piantato radici, si erano mescolati alle genti locali, avevano messo su famiglia. Impossibile che siano spariti senza lasciare traccia. Soprattutto alla luce del loro enorme ascendente verso le popolazioni locali che, ovunque fossero passati in Italia, avevano tributato loro solidarietà ed appoggio contro l’invisa conquistatrice romana. E non sono io o Fratangelo a dirlo, bensì Tito Livio! Si legga a tal proposito l’episodio dei contadini di Ielsi, l’antica Velia sannita, Velecha punica, che di loro spontanea volontà offrono i raccolti all’esercito di Annibale prima della battaglia di Canne.
Comunque hai ragione Manuèl, non se ne può parlare più di tanto in così poco spazio. Anche a me piacerebbe molto parlarne diffusamente ed amichevolmente di persona con te. Magari quando capito da quelle parti…
Ciao a tutti e grazie ancora per l’ospitalità che mi riservate. Alla prossima…

Gustavo Gentile ha detto...

Ciao caro Claudio d Manuél!!!
grazie per le tue parole! e guarda le foto della masserì dei miei antenati
http://tavenna.blogspot.com/2007/02/antica-masseria-di-liscione-e-vigna-di.html
in una ci sei tu! con la tua macchina, una Fiat Uno mi sembra :)
Ti mando un forte abbraccio dall'Islanda.
Gustavo d Liscione :)

Gustavo Gentile ha detto...

Ciao Darkman!
Vorrei fare un post sulla tua teoria sul mio blog, se hai materiale e ti pare bene, mandami una mail e con molto piacere metterò il tuo articolo online.
Salutoni da Reykjavík :)

Manuel' ha detto...

Hai ragione Gustavo, è la mia prima fiat uno,le foto le ho viste da tempo semplicemente perchè tutti i giorni cerco qualche novità sul tuo immenso blog.Ho provato una certa emozione nel leggere sul giornale l'articolo che desriveva,(molto bene),il lavoro e la passione per il tuo blog,con il raggiungimento delle ora superate 10000 visite.Non mi ero ancora fatto vivo perchè è da poco che ho cominciato a scrivere con questo attrezzo prima a me quasi sconosciuto che è il computer.Ciao

Lorenzo ha detto...

Era inevitabile: la tesi di Antonio Fratangelo, magistralmente elaborata ed esposta da Darkman, ha suscitato l'interesse degli appassionati di storia locale. Mi rendo conto che si tratta di ipotesi controverse e forse anche "scomode", ma posso assicurarvi che il nostro Fratangelo sa quello che dice, e sono centinaia le prove che adduce a sostegno della sua tesi.
Come amministratore di questo blog, insieme a Marco, sono felice di veder sorgere un dibattito di questo tipo. Tavennaisburning nasceva perlopiù come luogo (virtuale, s'intende) di svago, di intrattenimento "leggero", in cui il sarcasmo e l'ironia la fanno da padroni. Queste deviazioni verso terreni più "seri" sono però ASSOLUTAMENTE bene accetti!
Dunque fuoco alle polveri! Invito chiunque, anche i non-appassionati di storia locale, a dire la propria, con la speranza di sentire presto tra queste pagine l'autorevole parere di Antonio Crecchia.

A Darkman dico che l'ospitalità che trova in questo blog è ben poca cosa in confronto a quella che potrebbe trovare a Tavenna dove io e (ne sono certo) Claudio lo aspettiamo presto. Sono sicuro che il buon Manuèl' sarebbe anche disposto ad inaugurare qualche ventricina per l'occasione...ah ah!
Il blog di Gustavo dovresti conoscerlo:
www.tavenna.blogspot.com
Lì troverai la sua mail e potrai spedirgli il materiale per il post.

P.S. Di Lena, maledètto...che fine hai fatto?? Siamo in attesa di una tua opinione sull'argomento!

Marco ha detto...

Collega tu mi chiami...ed eccomi qua!!Premetto che fra una settimana sarò nel Paese Natale per riabbracciare tutti gli amici di sempre!Ho trovato molto interessanti i post di Darkman, che, con un ragionamento per niente avventato e sostenuto dalle tesi del Fratangelo, ha illustrato delle teorie sulla storia del nostro territorio sconosciute ai più. Mi trovo perfettamente d'accordo sulla Battaglia di Canne, avendo letto il libro del Fratangelo (Lor te l'ho ridato o ce l'ho ancora io??magari è nella portiera della mia lancia Y insieme al Graal ;) ) Su tutto il resto sarebbe molto interessante un confronto con le ricerche fatte da Antonio Crecchia...forse si riuscirebbe a riempire almeno in parte il buco nero che ancora perssiste nella storia di Tavenna e che va dall'avvento di Annibale o comunque dalla sconfitta frentano/sannita con Roma all'alto medioevo.Un buco nero di 1300 anni circa, un pò troppi forse!

Un saluto a tutto il popolo del blog!!!

Lorenzo ha detto...

Perfetto collega! Hai tirato le somme giungendo al nocciolo della questione: c'era qualcosa sul nostro amato colle prima del Medioevo? C'è sempre stato un borgo oppure si trattava di un luogo sacro come la vicina Mons Ityliae? E' assai improbabile che la più alta collina tra i fiumi Trigno e Biferno non sia stata sede perlomeno di una qualche fortificazione anche prima della caduta dell'Impero Romano. E a maggior ragione in epoca sannita, momento turbolento per questi territori.
Forse solo l'archeologia ci può aiutare...

Gustavo Gentile ha detto...

Caro Claudio,
grazie per il tuo graditissimo commento e per la lettura quotidiana del blog.
Ti aspetto nei commenti dei post...
Ciao un abbraccio dal cuore, Gustavo :-)

Leone ha detto...

Cari Darkman, Lorenzo e Marco, vorrei condividere anche io ciò che dice Fratangelo, in merito alla localizzazione della battaglia di Canne e tutto il resto che ne consegue, ma come rispondete a questi argomenti? :http://www.unmondoditaliani.com/la-battaglia-di-canne-del-fiume-fortore-lo-stupidario-di-annibale-tra-storia-in-nero-e--fantastoria-in-rosso----.htm
Io personalmente non posso esprimere un giudizio compiuto perchè non ho letto i libri da voi menzionati però, quest'articolo mi fa dubitare.
Poi, a proposito delle tesi di E.A. Paterno su Montelateglia e sulla circostanza che sui tempi pagani sono stati costruiti dei Santuari Cristiani,in merito, sono quasi d'accordo, se non altro per i ritrovamenti avvenuti in C.da Peticone, (avete in mente la piccola stauetta di Ercole che qualcuno gelosamente custodisce?), ed anche perchè se guardate attentamente il colle di Montelateglia da S.Salvo, da Palata e dalla Valle del Trigno oltre che dal c.d. Bosco di Montenero noterete una singolarità che merita di essere studiata!!
Ciao Cicci..
Ah visto che il post si era aperto con il dialetto Tavennese vi lascio altri termini :
"lu cincion"
"la mes"
"lu trappid"
"la voltarecchje" eccccc....eecc..

darkman ha detto...

Salve amici tavennesi!!!
Innanzitutto vorrei ringraziare Gustavo Gentile per il suo invito a postare qualche documento sul suo blog, cosa che farò con grande piacere! Anche perché l’ho consultato di recente e mi è sembrato davvero ben fatto! Complimenti! E’ bello vedere tanta passione ed attaccamento alle proprie origini!
Anche a voi tutti di tavennaisburning vorrei mandare un ringraziamento sentito per la possibilità che mi avete dato di esprimermi sul vostro blog e di esporre nuove idee e ragionamenti circa il nostro comune, glorioso passato, magari discostandomi un po’ dal goliardico e faceto spirito del sito, come mi faceva notare il buon Lorenzo. Chiedo venia per questo 
Però gli argomenti da me proposti mi parevano interessanti e degni di essere condivisi, soprattutto da gente colta, intelligente ed open mind, quale voi siete! E’ un piacere dialogare con voi!
Detto questo, mi rituffo nella questione e, sia chiaro, lungi da me l’intenzione di insegnarvi qualcosa, non sono qui per insegnare niente a nessuno, sono solo portatore sano di idee che so essere piuttosto nuove e “rivoluzionarie”.
Ebbene, cari amici, qualcosa si è mosso! Il “dogma” della battaglia di Canne sull’Ofanto è ufficialmente a rischio! Il Mastrangelo ha aperto una falla nella storiografia, ancora piccola per ora, ma destinata ad allargarsi e a far affondare il Titanic della non-verità. Primo esempio: Wikipedia, che ha fatto della verità, attendibilità e documentazione i suoi pilastri, alla voce battaglia di Canne, affianca alla “normale” versione, anche quella del Fortore! Con tanto di fonte! Secondo: un sito intero dedicato a Canne sul Fortore, www.digilander.libero.it/roccadicanne (interessantissimo e dettagliatissimo, soprattutto per te caro Lorenzo che sei avido di storia romana: vi troverai innumerevoli chicche!). Terzo: lo storico quotidiano La Repubblica, in un articolo del 2006, ne parla diffusamente nell’ambito di un reportage dal Molise: lo potete leggere al sito www.repubblica.it/2006/08/speciale/altri/2006appennino/tappa-12/tappa-12.html.
Grande Leone!!! Stavo proprio arrivando al punto: le eventuali smentite alla teoria. Quell’articolo esiste in due versioni, la seconda è all’indirizzo http://www.unmondoditaliani.com/battaglia-di-canne-dove-si-svolse-la-risposta-dai-moderni-argonati-della-navicella-molise-punico-iii.htm.
Ebbene l’articolo da te citato, ma ancor di più il secondo, è un classico esempio di stupidità e grettezza. Stupidità perché è EVIDENTE che il genio Oreste Gentile non ha letto neanche una pagina di Fratangelo, eppur pontifica e deride. Deride sì, amici! Il testo è permeato di ironia e disprezzo: considera Fratangelo e coloro che gli danno credito dei poveri idioti che sparano cazzate a vanvera, considerandoli degli stupidi “novelli argonauti” che su di una navicella spaziale giungono sulla Terra e pretendono di insegnare la verità agli umani!!! Sentite l’ignorante: “Impegnati nel loro viaggio attraverso la “costellazione punica fortorina” i “novelli argonauti” vogliono continuare “un gioco o un cimento di passione e curiosità”. Avendo dimenticato di portare e di consultare il prezioso testo “Gli antichi italici” di Giacomo Devoto, glottologo di fama internazionale, commettono il grave errore di ritenere la nostra lingua, il nostro dialetto derivante da una ininfluente, quanto occasionale presenza punica ai margini dell’esteso territorio dei Sanniti-Pentri, unici fra i popoli italici rimasti fedeli alleati di Roma all’epoca della battaglia di Canne dell’Ofanto.” Ma quando mai i Sanniti sono stati fedeli a Roma!!!! Anche i bambini sanno che i Sanniti furono PIEGATI, COSTRETTI manu militari ad essere “fedeli” a Roma e solo dopo furiose e sanguinossissime guerre. Certo, col passare dei secoli, forse, furono assorbiti nel melting pot culturale della Grande Roma, ma non certo a meno di cento anni dall’ultima guerra sannita!!!!! Roma era invisa a tutti per le sue mire espansionistiche ed il suo atteggiamento arrogante: ai Galli (quelli Cispadani, italici), agli Etruschi (cancellati completamente) e, soprattutto ai Sanniti!!! Non solo! Considerare ININFLUENTE l’epopea punica denota un’inconsistenza culturale davvero notevole del nostro povero Oreste Gentile. Egli non sa che la civiltà Cartaginese precede di mille anni quella romana, ignora che culturalmente, militarmente e tecnologicamente i punici erano avanti anni luce rispetto ai rozzi romani dell’epoca, che il pantheon delle divinità puniche era diretto discendente di quello fenicio, a sua volta proveniente da quello fondamentale mesopotamico (assiro-babilonese), quindi portatore del messaggio cosmogonico ed immortale della culla della civiltà. Costoro dunque non erano in grado di lasciare alcun lascito di sé agli incolti popoli italici? L’essere superiore afferma poi che la presenza fu “occasionale”. Altro grave sintomo di ignoranza: evidentemente non ha letto Polibio e Tito Livio. Questi affermano, a chiare lettere, che innumerevoli furono i soldati che rimasero stabilmente nel suolo italico, quindi anche in Molise, e che vi si stabilirono in via definitiva, fondando persino delle città!!!
Il gran Maestro ignora altresì come fare a smentire una teoria: è ovvio che non basta dare degli idioti agli interlocutori avversari, bisogna esporre prove convincenti che smentiscano in modo serio ,definitvo, senza se e senza ma, le teorie altrui. Egli lo fa? Assolutamente No. A meno che non si consideri una prova inconfutabile il fatto che esiste un museo: "Canne della battaglia", "Antiquarium di Canne della Battaglia Inaugurato nella primavera del 1958 dall'allora ministro della Pubblica Istruzione, Aldo Moro, il museo documenta gli insediamenti umani nel territorio di epoca preistorica, classica, apulo-greca e medievale (ornamenti in bronzo e ambre, corredi tombali, ceramiche, antefisse, iscrizioni, monete di epoca bizantina). Presenta inoltre una ricca collezione di vasi dauno-peucezi dipinti a disegni geometrici risalenti al IV-III secolo a.C., provenienti dai sepolcreti di Canne. Nei pressi del sito archeologico si trova la località ". E allora? Un museo che raccoglie i resti di civiltà succedutesi nei millenni vicino a Barletta cosa attesta? Che ivi si è combattuta la battaglia di Canne? Ma per piacere!!! A differenza sua, il Fratangelo e l’ingegner Giuseppe De Marco presentano e discutono centinaia di PROVE, di FATTI. Se si vuole controbattere lo si faccia, è giusto e bello, ma lo si faccia seriamente e, soprattutto, con cognizione di causa: non si può controbattere a qualcosa che si ignora.
Ma la grettezza del nostro Oreste è sfacciata e si fonda sulla spocchia, la sicurezza, la tracotanza della cosiddetta storiografia ufficiale che per secoli ha decretato, senza ammissione di dubbio alcuno, la storia di Canne sull’Ofanto come l’unica “vera”, il dogma. Quindi forte di questo, il poveraccio non trova di meglio da fare che prendere per il culo e deridere quattro poveracci che credono alle favole. Mah…ai posteri l’ardua sentenza.
Amici tavennesi, scusate la foga ma mi sono fatto prendere un po’ la mano…
Ciao a tutti e alla prossima sul vostro magnifico blog!

Leone ha detto...

DARKMAN, ma che diavolo ti è preso perchè ti sei così infervorato??
Non credere che siamo scettici e senza aperture mentali!! Non siamo certamente ORESTE GENTILE che più propriamente a me sembra lo SGARBI della situazione!!!
Poi devi sapere una cosa molto importante: in noi Tavennesi l'interesse a scoprire le origini è nato e si è diffuso dapprima con il Grande GUSTAVO con il suo blog, in seguito con la pubblicazione e distribuzione gratuita del libro di Antonio Crecchia "tavenna dalle origini alla grande guerra" nel 2006. Per cui siamo come spugne, e siamo pronti a leggere tutto quanto sia di ausilio alla nostra storia, sia paesana che Molisana.Perciò continua, non prendertela per Gentile, vai avanti, dacci altre notizie e fonti cui attingere.
A presto Leone.

Gustavo Gentile ha detto...

Darkman, ma grazie a te!
Aspetto la tua mail ;)

Gibellin Fuggiasco ha detto...

Beh vediamo chi riesce a indovinare cosa è "la cutratt"

TOSTATOSTISSIMA ha detto...

DARKMAN COME SEMPRE HA IL "DONO" DELLA SINTESI...

darkman ha detto...

Ciao piccola tostatostissima!!!! Un bacio!!!!
Amici tavennesi il vostro blog è sempre più famoso!!!!

darkman ha detto...

Ciao Leone!!!!
e' vero mi sono un pò infervorato, ma non ce l'avevo mica con te! Nè ovviamente con gli amici tavennesi!
Anzi se sonoo qui è proprio perchè stimo tantissimo tutti voi, gran parte dei quali non conosco di persona...però seguivo il vostro blog da un pò e lo trovavo interessante e divertente. Quindi, visto che siete persone in gamba, mi sono permesso di scrivervi...e di proporre un tema quantomeno interessante no?
il blog di oreste gentile l'ho trovato semplicemente offensivo perchè non era un contraddittorio serio. Deride solo e dà dell'ignorante a Fratangeo e a chi lo segue, non mi sembra giusto. Io mica credo che Fratangelo sia il Verbo!Il detentore della Verità assoluta! Però se c'è da smentire le sue tesi, bisogna farlo con un contraddittorio serio, con delle contro-tesi suffragate da prove. Ben venga un dibattito!!! Ma non a base di insulti...tutto qui.
A presto con delle nuove parole che mi ha fatto venire in mente cccp81
Ciao a tutti

Lorenzo ha detto...

Ciao Tostatostissima, ben-tornata! Ebbene si caro Darkman...lei ci scrisse già mesi fa!
Ho letto anch'io l'articolo consigliato da z'zì (Leone) e se non avessi avuto problemi con la connessione probabilmente avrei scritto un commento identico a quello di Darkman. Infatti è impossibile non rimanere infastiditi dal tono saccente-supponente-arrogante dell' "erudito" redattore dell'articolo! Non c'è da stupirsi che le tesi di Fratangelo vengano accolte con scetticismo...d'altronde si tratta di teorie che riscrivono la storia! La Battaglia di Canne è certamente una delle cinque battaglie più celebri della storia, unanimamente riconosciuta per il suo valore strategico, politico e psicologico (i romani, sconfitti da un esercito numericamente inferiore e sul suolo italiano, probabilmente, per dirla alla tavennese....s' cacàrn sòtt!). E' ovvio che il nuovo scenario ipotizzato da Fratangelo, contravvenendo ai resoconti (peraltro nemmeno contemporanei alla Battaglia, ma postumi) di Polibio e Tito Livio, circolanti da 2200 anni, un pò di scetticismo lo sollevi! Il problema è che l'autore dell'articolo in questione, autocollocatosi nell'olimpo di "chi la sa lunga", scaglia dardi beffardi contro la teoria di una Canne sul Fortore. Peraltro senza contrapporre prove sufficientemente convincenti, se non forse il ragionamento sulle distanze percorribili da un esercito.
E' difficile accettare teorie rivoluzionarie, rivedere convinzioni radicate, ma se ben ricordo esattamente 400 anni fa un tale diceva che i pianeti girassero attorno al sole...
Lo scetticismo di quell'articolo è lecito; il tentativo di contrapporvi prove concrete è solo parzialmente riuscito; ma il rispetto nei confronti di un'idea maturata dopo anni di ricerche, quello manca del tutto.
In ogni caso Darkman, grazie ancora per la tua presenza e per i complimenti sinceri che ci fai. Ebbene si, qui ci sono molti open-minded, oltre che innumerevoli open-stomach!

Scusate visitatori del blog a cui di storia non frega nulla, ci siamo fatti prendere un pò la mano dal dibattito!
Continuate a proporre termini "in via d'estinzione", e non temete, arriverà presto un nuovo post!

GHIBELLIN FUGGIASCO...dovrebbe trattarsi della botola...

Anonimo ha detto...

Comunque le porcherie romane le siamo anche riuscite a riassorbire. Ma quelle perpetrateci dai tosco-padani? E qui non mi riferisco al popolo tosco-padano, ma all'élite dei porci. Non dimentichiamo mai che all'indomani dell'unità d'Italia 1.000.000 di persone furono sterminate in campi di concentramento (Hitler è un suonacampane) come quello di Fenestrelle e 15.000.000 (incredibile ma vero!) furono costrette a fuggire come torme di topi dal fienile in fiamme. E la cosa non è finita qui. Io un po' di documenti li ho estrapolati dai siti che segue Nicola Zitara, ai quali consiglio caldamente di buttarci un occhio.
Ma per tornare a noi: La cutratt non è una piccola finestrella (botola) posta sopra la Magnator?
Per il numero di vocaboli (quel 25000-3000 termini) non mi ricordo dove lo lessi, ma c'è bisogno di resettare le inutilità per continuare ad imparare. No?

Lorenzo ha detto...

Ciao Revolution! Eh ce ne sono di insabbiature nella storia (quelle della Santa Sede dove le mettiamo?...vabbè!). Comunque cercherò i siti di cui parli. Ci si vede a giorni a Tavenna!

Manuel' ha detto...

S.O.S. AIUTO, amici ,attenti stiamo trascurando l'argomento originale dal quale eravamo partiti,(s.o.s.parole perdute)per dare più attenzione a avvenimenti di storia che però rendono l'argomento poco snello o meno adatto alle circostanze.Dispiace constatare che non si sono aggiunti altri visitatori tavennesi pur sapendo dell'argomento trattato.Ho notato che l'appello lanciato a dire almeno il proprio soprannome è stato quasi ignorato,sembra quasi che ci sia un pò vergogna nel riproporre i propri soprannomi.Io l'ho fatto!Comunque scusate il mio rammarico,pronto a continuare con voi qualsiasi argomento.Ciao

Lorenzo ha detto...

Hai ragione Manuèl, ci siamo lasciati andare un pò!
Ma non preoccupatevi, sta per arrivare un nuovo post, un post "caldo" al quale dovrebbero partecipare tutti...

Manuel' ha detto...

OK Lorenzo,è arrivato il momento di sospendere la ricerca delle parole perdute,per dare spazio all'attesissimo nuovo post che è in cantiere,visto ormai l'imminente appuntamento che i tavennesi si apprestano ad affrontare.Certo della massiccia partecipazione da parte di tutti e sicuro che da parte nostra verranno fuori numerose indicazioni e suggerimenti per il bene del ns amato paese. A presto e vai Lorenzo.

Manuel' ha detto...

TERREMOTO. Ragazzi ,la notizia del terribile terremoto che ha colpito i paesi del vicino e caro Abruzzo mi ha lasciato nello sconforto,tristezza e senso di impotenza,ci si rende conto improvvisamente che non siamo niente difronte a certe cose naturali.vedere quei paesi distrutti completamente mi fà pensare alla fine della loro millenaria esistenza,la loro storia tutto cancellato da pochi secondi di un terribile terremoto. Esprimo dolore e cordoglio per le numerose vittime senza dimentcare feriti e sfollati di questa catastrofe.Amici voi che ne pensate? Che fare? ciao

cccp81 ha detto...

HAI-ragionissima-cla'
a Vasto c/o la sede della croce rossa vicino allo stadio aragona..inizia la raccolta di cibo, coperte, acqua....da far recapitare a l'aquila...fate girare questo messaggio grazie.

Anonimo ha detto...

Salve! Complimenti per il blog! Molto interessante! Vedendo tutte le parole perdute, mi è tornata in mente un'espressione : và a pasch li quiqr = vai a pascolare i tacchini! Scusate se non è scritta correttamente. Ciao!

Anonimo ha detto...

nn dimentikiamo la "putec'"o cantina lu "muttil" ovvero imbuto