Giuro che volevo farlo. Sarebbe stato d'obbligo e adeguato per il periodo un bel post sull'omicidio del maiale (il dio Porco per qualcuno!). Poi però, parlando con mia nonna che mi ha raccontato nostalgica di quando erano in tanti a riunirsi per lavorare, mangiare e scherzare in quello che era un po' l'evento dell'anno...beh mi sono accorto che la vittima non era più il maiale, e che forse più che di omicidio trattasi di suicidio assistito (per dirla alla Montalbano!). Mi è sorto anche il dubbio che ad assistere fossimo noi! Io stesso posso accusarmi di essere il meno indicato a toccare l'argomento...ma che volete farci?! oggi mi è venuta così!
E ora che l'inverno lascerà spazio alla primavera, noi del blog ci auguriamo solo di non assistere a sanguinose ed inutili lotte per un "potere" che dovrebbe essere usato in una sola direzione: quella che porta dritto al bene di TAVENNA e dei TAVENNESI!
gennaio 27, 2009
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39 commenti:
Collega un post carico di spleen che riflette il clima atmosferico di questo periodo! Argomento serio, non c'è che dire. Non posso non essere d'accordo con te nell'osservare come Tavenna con gli anni si avvii ad una sorte ben precisa. Purtroppo non dipende da noi, sono le dinamiche sociali che portano un paesino del Molise, con una popolazione prevalentemente anziana e privo di attrazioni artistiche o storiche a perdere di interesse. E guardandosi indietro ci si accorge della differenza. Ma sono curioso di sentire cosa ne pensano anche gli altri...avanti popolo!
Questo tempo hs rotto le palle!!Piove da novembre!Ma doc'è questa primavera??!
dai anonimo che oggi c'è il sole...arriverà anche la primavera a livello di clima, è stagionale e torna sempre...nel post, però, si parlava di una primavera diversa...
Primavera di elezioni!Chissà cosa succederà stavolta. Se le mani che avranno il potere faranno qualcosa per aiutare il paese o lo sprofonderanno nell'oblio. Sinceramente penso che a qualcuno in passato sia anche importato qualcosa, ma la gente cosa vuole davvero dal proprio paese oltre che mangiare e bere?Come può una persona aiutare il paese se il paese non si aiuta da sè?E guardate che ormai mi sono reso conto che Roma o Milano non è molto diversa. Dicono male di Napoli, ma secondo me siamo tutti napoletani e soprattutto anche i napoletani sono italiani. Inutile fare critiche questo non è un buon periodo per nessuno qui in Italia e forse per la prima volta anche a Tavenna si risente effetivamente della famosa "crisi".In bocca al lupo a tutti ragazzi!
Michele
Ragazzi se pero' ci buttiamo cosi' giu' non c'e' piu' speranza...anche se di solito si fa' male ad aspettarsi il meglio dalle persone dobbiamo sforzarci di farlo...dobbiamo credere che chi arrivera' all'ambito soglio si dara' da fare per tutti...altrimenti...
Speriamo davvero che la primavera, oltre al sole voluto da Michele, ci porti una ventata di novita', ma soprattutto porti gente "seria" nei posti giusti...
Anche se a parlare siamo noi che, chi piu' chi meno, vediamo ormai il nostro futuro lontano dal paese natio...
un saluto a tutti
Grande Michele con la sua tipica negatività! A me comunque suona strana la parola "potere" nel caso di Tavenna! In ogni caso qualcosa per valorizzare il paese si può fare certamente...ma è difficile per chiunque e richiede molto impegno!
Il Portiere spera che la primavera, oltre al sole, porti anche una ventata di novità...beh io direi, anche alla luce (poca) del clima di queste ultime settimane: accontentiamoci del sole!
ciao lorenzo, settimana scorsa sono stato in zona, ma mi sono dovuto fermare a petacciato per la notte, perchè per lavoro al mattinno mi sono dovuto spostare subito a foggia. nn appena capito in zona e riesco a venire a fare un giro a tavenna con calma, ci vediamo e c faccemm na birr nziem.
seguo continuamente il blog ;) ottimo lavoro. ciao ciao. Giovanni V.
Ciao Giovanni! Certo...quando passi a Tavenna ci si vede sicuramente. Ci fa piacere che segui il blog, anche se a giudicare dai pochi commenti direi che siete ormani rimasti in pochi!
A presto nella metropoli allora, fammi sapere anche sul blog...ciao, buon lavoro!
Uè giovani vi piace la nuova veste grafica?? Ogni tanto ci vuole una ventata di feschezza!
Por favor scrivete scrivete scrivete...cazzate, offese, barzellette, argomenti fuori-tema...sfogatevi ma scrivete, altrimenti qualcuno potrebbe pensare che la razza tavennese si sia estinta!
Ciao!
Caro collega il restyling del blog è a dir poco eccezziunal veramente!!Sto partorendo un nuovo post carnevalesco...e se ci trovo meno di 20 commenti in una settimana facciamo una spedizione punitiva per riempire di vergate i nostri(pare ormai ex) aficionados!!
Il 20 sono in patria!
ciao carissimi!!! scusate per l'assenza ma il periodo è quello che è...per essere diplomatico... altrimentio avrei dovuto dire che sto periodo è una vera rottura di....!poi c'è da dire che ho visto che già si inizia a parlare di argomenti scottanti....e che dire scottanti...DI PIùùùùù... Vabè per il momento che dire, aspettiamo cosa ci proporrano le varie fazoni o in altri termini prettamente ippici, vediamo quali cavalli di razza saranno sfoderati dalle varie scuderie e soprattutto chi sarà il Varenne della situazione...!ma per il momento tocca aspettare.
Poi volevo complimentarmi con i "capi" del blog per la bellissima foto d'epoca scelta dove balza all'occhio l'antica poesia e la genuinità del nostro paesello forse un pò perduta e soprattutt LA GENT....shtev na freg!
a presto
Grazie grazie...in effetti c'era molta gente! Ora Tavenna è sommersa dalla neve e inutile dirti che per strada non c'è un cane! Fa freddo e i pensieri dei più sono rivolti a quei succulenti prodotti che molti tengono appesi ad un'asta di legno in cantina...
Oh raga ma avete fatto caso che nella foto d'epoca si nota un carretto con su scritto GELATI!!!cioè a tavenna ad inizio '900 c'era un venditore ambulante di gelati!!!eravamo mooolto più avanti allora che negli ultimi tempi... =)
e pensare che invece oggi poco piu avanti sulla sinista dove c'e la macchina ci si mette romano con i suoi panini...
ALTRI TEMPI!!!
E in basso al centro avanza minaccioso il gendarme con manganello in bella vista (magari roteandolo come nei film). Gli va incontro un facoltoso signore con la cravatta (addirittura!). Dalla finestra sulla destra una signora sembra chiamare il figlio che sta vicino al carretto dei gelati: "Uaimuort! Vì 'mmond snnò t' vatt!". E chissa quanti nostri parenti lì in mezzo...bella foto veramente!
(Collega c'è scritto "Anni 40" in basso...lì copp d' ll'uocchj!)
si è vero c'era il gelataio con il carrello...che figata...e poi ora mi sorge un dubbio: chissà se era un tavennese o era solo in trasferta!
poi c'è da dire che la bellezza della piazza è stata proprio deturpata nel tempo...in primis a causa di quel casermone di al "albergo"...se di albergo si può parlare! a presto
oooh...si vede pure una macchina...hai capito..
E' vero...la piazza era molto più bella (e viva!).
Riguardo al gelataio devo chiedere a qualche anziano perchè sicuramente se lo ricordano...secondo me però era "fraschtièr".
Quando si scrivono commenti questo blog diventa molto più divertente (grazie Andrè...). Vai gente...qualcuno sa qualcosa del mitico gelataio della foto?????????
Ah si scusate anni '40!!Va beh fa lo stesso...Caro Andrea hai perfettamente ragione sul deturpamento della piazza!!e sulle cause ci metto pure il restauro della ex bellissima e antica chiesa dell'incoronata, deturpata da una scandalosa facciata rosa!!!capisco la moda del rosa nelle case di qualche anno fa...ma su una chiesa del 1500!!e che cxxx0!!
1700...ma hai contratto la malattia di Michele? Esagerazione...al contrario però!
Infatti la facciata rosa è una porcheria pazzesca, come se l'anno scorso avessero pitturato il Colosseo di viola...visto che andava molto come colore!
Oh collega inaugurata nel 1707 ma edificata intorno alla metà del cinquecento!!!eh son rimasti a malapena gli olmi...mi resta solo il ricordo delle partite in salita tra i salumificio di pietro e la casa del portiere!!!ahahahahahha che spasso!!
Se ci ripenso...in salita...ma come si faceva a giocare in salita?!?!?
e che spettacolo di partite che venivano fuori!!!
allora non avevamo poblemi x organizzarle....eravamo sempre pronti!!!pure se si giocava in salita e sull'asfalto.
....ah vero avevo sottovalutato il colore della facciata della chiesa...vabè ragazzi non appena avrò il titolo da ingegnere proporrò un progetto di restauro della piazza che attualmente a parte il nome, di piazza non ha quasi nulla, con annesso studio stratigrafico e cromatico della facciata della chiesa ;-) ( effettivamente non sarebbe proprio il mio campo ma potrei provare a migliorare la situazione attuale...e anche non a scopo di lucro :-) ). Quanto alle nostre capacità organizzateve; alle quali faceva riferimento il caro amico americans, sono a dir poco disastrose, ultimamente non si riesce neanche ad organizzare una pizza, una uscita, un pasquone piuttosto che un ferragosto..e che dire di capodanno; che se non era per il caro amico cicocc che ci ha fatto trascorre una bellissima serata a mio avviso, ci dovevamo accontentare per l'ennesima volta del palace...quindi di nuovo grazie marco ;-)...Quindi demc na smooooss..Vabè forse sono uscito un pò fuori tema....ma tutt fè brod!
ah cmq... per ritornare un pochino in carreggiata, approfitto con il dire che spero di vedere quest'anno qualche esponente della nostra generazione che è a tavenna fisicamente, schierato in una scuderia che a breve verranno presentate...e sapete a cosa mi riferisco...eh lo so per il momento indiscrezioni ancora non possono trapelare...però non appena sarà possibile fatece sapè qualcosa a noi che siamo fuori porta ;-)
"Tutt fè brod" è il motto di questo blog...nel senso: scrivere qualunque cosa purchè si scriva!
Andrè aspettiamo con ansia che diventi ingegnere allora, perchè quella facciata rosa...NZ' PO VDE'! Ma non finisce qui...pochi anni fa è stata cambiata la pavimentazione, e al posto del vecchio pavimento (non credo fosse l'originale, ma perlomeno doveva risalire all'800) ci sono ora delle mattonelle da ces... ehm scusate!
Vabbè, vi terremo informati sugli sviluppi politici, e intanto dedico a tutti voi che siete fuori qualche foto del rigido inverno tavennese...visto che tramonto?!
Anche io mi associo al pensiero di Andrea, auspicando che più di qualche giovane leva sia presente ai nastri di partenza...credo di interpretare il pensiero di molti riguardo al fatto che i soliti nomi che girano da decenni intorno alla politica paesana (e nazionale!) debbano lasciare un pò di spazio al nuovo che dovrebbe avanzare...comunque la cosa più importante è che ci si dia da fare!!da una semplice organizzazione di una festa fino a cose più importanti...quello che viene a mancare è forse lo spirito giusto che noi avevamo e che aveva la gente di Tavenna fino a una decina di anni fa e che ora sembra sepolto sotto cumuli di invidie e disfattismo...io dico: ALMENO PROVIAMOCI!
Yes we can!
Il problema non è solo tavennese...l'Italia è un paese con la tendenza a riciclare i soliti volti, per non parlare della scarsa, scarsissima fiducia che dà ai giovani. Ogni giorno ci informano che è stato nominato un nuovo giudice della cassazione, un nuovo amministratore delegato di un'azienda (pubblica o privata) o qualsivoglia personaggio ai vertici. Ebbene...penso sia uno scherzo quando sento che tali neo-eletti hanno 76-78-80 anni!!! Sono d'accordo che ci vuole esperienza e professionalità, le quali si maturano solo col tempo e col lavoro...ma cavolo a quell'età, detto alla tavennese, nz'ì chiù buon! E poi chi lo dice che un quarantenne non sia all'altezza?
Vabbè divago...nel nostro paesello il problema non è così grave, ma di certo sono d'accordo che ci vorrebbero forze giovani a guidarlo! Speriamo che i giovani che hanno un pò di "passione" per la politica (io non ne ho purtroppo, e ci vuole!) si facciano avanti, quest'anno o tra cinque.
Ci vorrebbero menti giovani, idealiste e non ancora corrotte. Bisognerebbe puntare ad una società portata avanti dai giovani e sostenuta dagli adulti, vecchio e nuovo che coesistono dando spazio a tutti. Inoltre è vero, è necessaria la passione per la politica, ma ancora di più di gente capace che capisca che il potere che ha in mano gli è stato affidato (dunque non è una sua prerogativa) dalla collettività per il bene di tutti e non di pochi.
Sono d'accordo sulla guida "mista" del paese, nella quale personalità giovani e brillanti vengono appoggiate dall'esperienza di chi la sa lunga in questo campo. Ciò che temo, conoscendo un pò l'indole tavennese, è che ben presto i veterani vorrebbero prevalere. Convinti (a torto) della loro maggiore competenza, finirebbero con lo sminuire le capacità dei più giovani, quando invece la loro funzione dovrebbe essere di insegnamento e affiancamento iniziale.
Ciao anonimo, chiunque tu sia sono perfettamente d'accordo con tutto quello che hai detto; la collaborazione tra giovani e veterani è importantissima, e poi è verissimo, come in ogni cosa la passione è la cosa fondamentale anche nella politica; se non si ha passione ma si è spinti solo da altre motivazioni a farla misà che si arriva ad ottenere poco...
"Nella povertà dell’economia agricola tutti stavano a stecchetto, ma tutti dividevano tutto e l’unità non era chimerica ed il buonumore non mancava (mia nonna rimpiange quella sana e dura povertà).
Il regime agisce con piccoli gesti, tipo:
toglie le panchine e le fontanelle dalle dalle piazze, rendedo le aree urbane mere zone di transito, distoglie il popolo dalla produzione di beni primari per il suo sostentamento (dobbiamo attenerci ad assurde quote agricole, mentre importiamo grano, verdure, ortaggi,… più importiamo, meno sappiamo fare e più siamo schiavi del sistema economico), rende schiavo l’individuo di desideri sempre nuovi e sempre più vuoti (telefonini a colori, schermi piatti, tette a pressione, sorrisi a tagliola,…), impedisce l’autonomia energetica; insomma si fa di tutto per portare l’individuo ad asserragliarsi sempre di più in aree ghetto o in case private, privato anche della libertà d’immaginare (tutto è teso a debellare la fantasia, la fantasia è troppo rivoluzionaria). Tutto deve essere richiesto come un favore al Sovrano Leviatano.
In vita mia ho conosciuto poche persone cattive e nessuna malvagia, per fortuna, ma la nostra società è impregnata di cattiveria, di quel sentimento di rivolta sanguigna contro chiunque, generato dalla cattività nella quale la società stessa è tenuta.
Una cattività vissuta in una gabbia di nozioni perverse ed informazioni distorte, che inducono a temere chiunque ed a diffidare dei propri cari."
da: http://rivoluzionemonetaria.wordpress.com/free-signoraggio-storie-damore-sesso-gf-risultati-serie-a/
p.s. scusatemi se mi autocito, ma credo di aver già detto tutto in merito.
p.p.s. comunque vorrei ricordare che le idee non si mangiano, come ricordava Gaber ( http://www.youtube.com/watch?v=fGD9JaGnKlo&hl=it ). La nuova consapevolezza si può tradurre in pratica, così non si dovrà più aspettare di salire sul carro funebre prima di potersi gustare il paradiso, perché il paradiso sarà la nostra quotidianità... ...al contrario del momento, nel quale i vivi invidiano i morti (come diceva una delle tre presunte profezie di Fatima).
Abbracci
Sono comunque dell'idea che i massimi sistemi debbano lasciare spazio al concreto, all'azione quotidiana del singolo. La basa di tutto è la consapevolezza del proprio potenziale e di quello degli altri, di come siamo tutti legati nonostante le nostre differenze. Una tale presa di coscienza portebbero ad un forte senso di responsabilità su tutto l'agire umano.
Caro Anonimo, parli di potenzialità del singolo e di tante belle cose. Certo, bisogna cercare la "prima verità", prima di poter comprendere UMANAMENTE la vita e le cose, ok. Ma dopo che hai visto bene chi sei, da dove vieni e dove vai (noi umani siamo una muffa dispersa in un remoto angolo dell'immenso cosmo, grande 20 MILIARDI DI ANNI LUCE, tutti accomunati da questa precaria, ma poiché consapevole, esaltante condizione), BISOGNA VEDERE UMANAMENTE QUELLI CHE SONO I PRODOTTI DELL'UMANO.
L'umano vive scambiando l'oggetto col soggetto, vive personificando le cose e rispecchiandosi in esse.
Oggigiorno questa affermazione sembra quasi banale, ma è il frutto di un piano che ha impiegato 200 anni prima di diventare una banale constatazione da bar.
Si è quello che si inscena di essere, non quello che si è, per tanti motivi, ma il fine programmato dall'elite per noi popolo pecorone e speranzoso è uno: DISTRUGGERE LA PIENA CONSAPEVOLEZZA DELL'ESSERE E QUINDI L'ESSERE.
Lo Stato non è una persona, ma gode di diritti superiori alla persona. Se uno ammazza ed è notorio che abbia commesso il crimine, solitamente lo si allontana dalla società. Invece ci sono stragi di Stato, tipo: Ustica, Piazza della Loggia, Italicus, La strage alla stazione di Bologna, Piazza Fontana, Strage di Capaci, Via D'Amelio, ecc.; dove la complicità imprescindibile delle istituzioni per mettere in atto tali nefandezze è pesantemente provata e dibattuta in certi ambienti critici, eppure vige il segreto di Stato e nessuno fa una piega mentre a Porta a Porta va la vacca di turno ad agghindare con le sue mammelle la scenografia fatta di facce da c...o di politici nostrani o di sedicenti opinionisti della carta stampata; è tutto normale.
Non si creda che tutto dipende da Sé, ognuno da solo è niente.
Noi dobbiamo ridare contenuto umano alla società ed alle istituzioni che dovrebbero emanare della società. I romani dicevano "societas sunt homines", la società era la comunione degli uomini vivi, ora lo Stato costituzionale è un fantasma giuridico, privato di ogni componente umana, è solo uno strumento. E la differenza etica comportamentale dell'individuo nei due contesti è totalmente differente.
I due casi
1)NEL CASO DELLA SOCIETà CON CONTENUTO UMANO: l'interesse della società coincide con l'interesse dei soci e L'INDIVIDUO SERVE LA SOCIETà (sempre perché la società corrisponde ai soci, agli individui),
2)NEL CASO DELLE SOCIETà ASSERVITE ALLA LOGICA DEL SOGGETTIVISMO STRUMENTALE* L'INDIVIDUO SI SERVE DELLA SOCIETà.
PERCHè IO NON SERVO UNO STRUMENTO, MA DI ESSO ME NE SERVO, ovvio, no?
Quando la società ha contenuto umano, le varie componenti della stessa godono degli stessi privilegi a parità di condizioni, perché la società è come un corpo, dove le membra sono il popolo e lo stomaco è il gruppo preposto all'organizzazione delle faccende di pubblico interesse. Se le membra non portano cibo alla bocca il corpo muore, così come se cessa di funzionare lo stomaco. Insomma, questo è l'apologo di Menenio Agrippa, più volte citato dal prof. Auriti.
Ai nostri giorni lo Stato non è che uno strumento e siccome non esiste strumento senza alcuno che lo adoperi, ecco che allora ci si può domandare CHI SIA IL MANOVRATORE OCCULTO. La risposta è presto data: LE MASSONERIE, o società strumentalizzanti. Tutte le rivoluzioni le hanno portate avanti dei massoni, l'unità d'Italia porta la firma di illustri massoni quali: Mazzini, Garibaldi, Vittorio Emanuele II, Mameli (infatti l'inno non inizia con fratelli e sorelle d'Italia, ma con fratelli d'Italia, cioè con la parola con la quale si chiamano i massoni tra di loro),...
A farla breve qual'è il piano del potere mondiale?
1)renderci schiavi del sistema impedendoci l'autosufficienza (ci sono riusciti alla grande! non produciamo più nulla... n'altro po' ed importiamo pure la cacca di cane, quando fino a 20 anni fa mangiavo ogni cosa fatta in casa);
2)metterci paura l'uno dell'altro (ed anche in questo ci sono riusciti alla grande. abbiamo paura che l'altro c'infami, derubi, derida, stupri, scippi... ...ognuno deve guardarsi le spalle o è spronato a farlo dalle tv e dai giornali di propaganda come: Repubblica, Corriere della Sera, R.d.C., Manifesto, ecc...);
3)distruggere l'uomo nell'anima (Religioni e miti pagani servono proprio a questo. Se si venera un eroe si fa la fesseria di credere che quelle cose le ha fatte qualcuno che è al di sopra delle normali possibilità umane e quindi difficili da riprodurre. Fondamentalmente anche la pubblicità che ti propaganda il vestito figo, la macchina figa, in fondo ti sta solo dicendo che fai schifo e che se ti compri qualcosa che in quel momento ti stanno cercando di vendere forse sarai migliore e più bello);
4)impiantarci un microchip con tutti i nostri dati anagrafici e bancari sotto la pelle;
5)imporre un unico governo mondiale, con un'unica polizia, un'unico governo, una sola piramide di potere incrollabile e spietata.
Presto usciranno leggi che ci obbligheranno a metterci una trasmittente sotto pelle e quando verrà quel momento ci sarà da lottare con tutte le forze per impedirlo, o altrimenti sarà desiderabile veramente morire. Potrei scrivere chilometri di cose che nessuno ha mai letto su un giornale e che meriterebbero la prima pagina. Cose vere, documentate ampiamente e da persone che possono godere di assoluta credibilità (Faurisson, Auriti, Pascucci, Marx, Puond, M. Pamio, P. Franceschetti, ecc...), mi sono aperto un blog apposta per poter riassumere le moltissime ore di studio amareggiante ed antieconomico in maniera semplice e diretta, risparmiandovi letture noiose, pesanti ed avvilenti, ma il tempo è denaro e siccome il denaro è della banca centrale, anch'io sono di sua proprietà ed essa fa in modo che io non abbia tempo di scrivere ogni giorno quello che so per poterlo condividere con voi, PERCHé DEVO PENSARE AI CAZZI MIEI, COME IL BUON BANCHIERE USURAIO VUOLE CHE SIA.
Ma tornando a noi...
Come opporcisi?
1)Cercando di tornare alla cultura dell'orto e della conservazione delle sementi;
2)nel caso in cui si abbiano gravi problemi con le banche, o col sistema di credito più in generale, pretendendo dal giudice che deve decidere dell'eventuale pignoramento dei vostri beni o del risarcimento economico che vi tocca sborsare che dia risposta alla seguente domanda: “DI CHI è LA PROPRITà DELLA MONETA**”.
Noi, in una piccola comunità come la nostra, potremmo fare veramente tanto con investimenti mirati da parte di tutta la collettività, provvedendo ad intraprendere un piano di autosufficienza alimentare e di ogni risorsa primaria (incluso energetica), istituire un bacino di utenza per l'uso di una nuova moneta senza riserva, di proprietà del portatore (non serve poi così tanta gente, credo che gli abitanti della nostra comunità montana bastino, ma comunque si può andare all'università di Teramo e studiare meglio la faccenda prima di fare fesserie), innalzarci ad esempio virtuoso, ecc...
I cambi non possono essere attuati senza una consapevolezza diffusa, trasparenza assoluta di intenti e metodi e coscienza popolare.
Abbracci
* cioè allo Stato costituzionale, alla banca centrale, ecc... insomma la nostra attuale condizione, cioé quella successiva alle rivoluzioni di fine 700, cioé quella francese, americana, ecc... tutte messe in atto dalle massonerie che si sono servite dell'idealismo hegeliano, ma questo approfondimento è veramente solo un pesante approfondimento di erudizione
** siccome tutti i soldi che esistono sono stati prestati alla collettività dalla B.C.E. (Banca Centrale Europea) senza che nessuna legge lo preveda da nessuna parte, perché altrimenti la truffa sarebbe palese e tutti si rivolterebbero e quindi è meglio che se ne taccia; allora questo è un buon argomento in sede legale, perché se una cosa non si sa all'inizio di chi è, poi è impossibile ricostruire i passaggi di proprietà (ripeto i soldi sono prestati, quindi sono della banca, perché nessuno può prestare cose non sue, ma che i soldi siano della B.C.E. Non c'è scritto da nessuna parte). Probabilmente i debiti vi verrano rimessi e i problemi spariranno, perché gli usurai legalizzati sapranno che con chi sa queste cose è meglio abbassare la cresta, sennò troppo clamore potrebbe nuocere al loro furto commesso in punta di piedi.
p.s. scusatemi per la lunghezza del testo, ma non tutto si può dire in due righe, in ogni caso spero almeno di essere stato chiaro
"Noi dobbiamo ridare contenuto umano alla società ed alle istituzioni che dovrebbero emanare della società" è quello che intendevo. Lo stato non deve essere un qualcosa di astratto, una potenza oscura i cui meccanismi ci sono a noi sconosciuti. Tutta questa situazione non è altro che un effetto di cause messe da noi. So che è banale ma in realtà vista così è una grossa presa di responsabilità. Noi continuamente ci affidiamo alla politica, alla religione, ad un sistema economico, senza capire ed andare a fondo, vedendole come delle cose al di fuori di noi. In realtà tutto è frutto delle azioni dell'essere umano e non c'è nulla di astratto. Forse come dici tu bisognerebbe tornate ad una società pre-moderna alla portata dell'uomo ma capisci che il problema principale è prima di tutto che le persone prendano coscienza e guardino alla realtà per quella che è, ovvero non distaccata da noi ma interdipendete (così magari anche il nostro paesello potrebbe sfruttare tutto il suo potenziale). Scusa le parole scontate mi rendo conto che certe cose vadano approfondite. Leggerò il tuo blog.
prova Bily Hydol
Troppi anonimi qui non si capisce più nulla!!! Salve compaesani che si deice di bello?
ciao ragazzi gestisco un blog su montenero di bisaccia per la mia associazione. siamo venuti per tre anni consecutivi ad esibirci col teatro dialettale nel vostro paese, siete stato il nostro primo pubblico fuori casa :)
se vi va possiamo fare uno scambio di link!
un caro saluto
Lorenzo Di Stefano
www.bisaccia.org
www.lorenzonews.splinder.com
Ciao Lorenzo.
Certo, accettiamo volentieri lo scambio! Sento il mio collega e provvederemo anche ad aggiungere i tuoi link tra i siti amici di questo blog. Grazie.
www.tavennaisburning.blogspot.com
Poco importano le nostre credenze o le nostre idee politiche, il sistema riposa nel tacito assenso ad un tipo di contratto approvato da ciascuno di noi, che a grandi linee vi espongo:
1.
Accetto la competitività come base del nostro sistema, anche se sono cosciente del fatto che questo funzionamento genera frustrazione e rabbia alla immensa maggioranza di perdenti.
2.
Accetto che mi umilino o mi sfruttino, a patto che mi si permetta di umiliare o sfruttare colui che occupa un posto inferiore al mio nella piramide sociale.
3.
Accetto la esclusione sociale degli emarginati, dei disadattati e dei deboli, perché credo che la società possa prendersi carico di un numero limitato di benestanti.
4.
Accetto di remunerare le banche affinché esse investano i miei risparmi come meglio credono, senza che dividano nulla dei loro immensi profitti con me (profitti che serviranno per attaccare paesi poveri, altra cosa che accetto implicitamente). Accetto quindi anche un salato interesse sui prestiti di denaro che ricevo, denaro che dovrebbe provenire esclusivamente dai depositi degli altri clienti (ma non è così a causa della riserva frazionaria).
5.
Accetto che delle banche centrali private (B.C.E., F.E.D., ecc…) prestino con interessi tutto il denaro esistente e nego la sostituzione dell’attuale sistema in quanto credo sia un’utopia*.
6.
Accetto che si congelino o si buttino tonnellate di derrate alimentari per mantenere stabile il mercato, invece di offrirle a chi le necessita ed evitare così la morte per stenti di 50.000.000 di persone ogni anno.
7.
Accetto che sia illegale l’eutanasia, mentre tollero di uccidermi lentamente inalando o ingerendo sostanze tossiche autorizzate dai governi.
8.
Accetto che si faccia la guerra affinché regni la pace.
9.
Accetto che in nome della pace la prima spesa degli stati sia la difesa. Quindi accetto che i conflitti siano creati artificiosamente per poter svuotare gli arsenali e permettere che l’economia mondiale segua avanzando.
10.
Accetto l’egemonia del petrolio nella nostra economia, anche se è una energia molto costosa e inquinante e sono d’accorso con impedire qualunque intento di sostituzione, anche se questa nuova fonte energetica si svelasse gratuita ed illimitata, perché accetto di credere che questa sarebbe la nostra perdizione.
11.
Accetto che si condanni l’assassinio, salvo il caso in cui i governi lo indichino come un nemico e mi incitino ad ucciderlo.
12.
Accetto che si divida l’opinione pubblica creando partiti di destra e di sinistra, i quali debbano avere come unico passatempo il litigio, facendomi credere che il sistema stia avanzando. Inoltre accetto ogni classe di divisione possibile e che mi si educhi a focalizzare la mia collera su nemici designati dallo sventolio delle loro effigie davanti ai miei occhi.
13.
Accetto il potere di fabbricare l’opinione pubblica, una volta esclusivo delle religioni, adesso nelle mani di uomini d’affari, non eletti democraticamente, che possono essere liberi di controllare gli Stati, in quanto sono convinto che sia cosa buona.
14.
Accetto che l’idea di felicità si riduca alla comodità, all’amore, al sesso e alla libertà di soddisfazione di ogni capriccio, perché è quanto mi ripete la pubblicità quotidianamente. Quanto più infelice sono tanto più consumo. Svolgerò bene il mio ruolo per il buon funzionamento della nostra economia.
15.
Accetto che il valore di una persona sia proporzionale al suo conto in banca, che s’apprezzi la sua utilità in funzione della produttività e non delle sue qualità e che sia escluso dal sistema se non produce sufficientemente.
16.
Accetto che si ricompensino incredibilmente bene calciatori ed attori e che si diano quattro spiccioli a professori e medici preposti alla educazione ed alla salvaguardia della salubrità delle future generazioni.
17.
Accetto l’esclusione dalla società delle persone anziane, la cui esperienza potrebbe tornarci utile, giacché credo che siamo all’apice della civiltà e che l’esperienza né si condivida né si trasmetta gratuitamente.
18.
Accetto che quotidianamente mi comunichino notizie negative e terrificanti da tutto il mondo affinché possa apprezzare la normalità della nostra condizione e la fortuna di essere nato in occidente. So che il terrore proposto dalla propaganda è solo benefico per noi.
19.
Accetto che militari, capi di Stato e uomini d’affari si riuniscano regolarmente, senza avvisarci, per prendere decisioni che compromettono il proseguo della vita del pianeta.
20.
Accetto di consumare carne bovina trattata con ormoni senza che mi s’avvisi esplicitamente.
21.
Accetto che le coltivazioni OGM s’espandano sull’intero pianeta, permettendo alle multinazionali agroalimentari di brevettare esseri viventi, di guadagnare incredibili fortune e permettendo di lasciargli imporre il loro giogo sull’agricoltura mondiale.
22.
Accetto che le banche finanzino i paesi che vogliano armarsi e combattere (http://www.banchearmate.it/) e che così scelgano chi muoverà guerra e chi no. Sono cosciente che è meglio finanziare entrambe le fazioni per poter essere sicuro di avere maggiori profitti e che sia necessario prolungare il conflitto stesso per il maggior tempo possibile, col fine di poter espropriare tutte le risorse di un popolo se non potrà restituire i prestiti concessi.
23.
Accetto che le multinazionali s’astengano dall’applicare i progressi sociali dell’occidente nei paesi sfavoriti, considerando che sia già una gran fortuna per loro che li si faccia lavorare. Preferisco quindi che in questi paesi si faccia uso dell’attuale stato normativo che consente di far lavorare bambini in condizioni inumane e precarie. In nome dei diritti dell’uomo e del cittadino, non abbiamo diritto ad esercitare alcun tipo d’ingerenza.
24.
Accetto che i laboratori farmaceutici e l’industria agroalimentare vendano nei paesi sfavoriti prodotti scaduti, o che utilizzino sostanze cancerogene vietate in occidente.
25.
Accetto che il resto del pianeta, sarebbe a dire quattro miliardi d’individui, possa pensare diversamente a patto che non venga a manifestare le sue credenze a casa nostra e soprattutto continuerò a non cercare di spiegare la nostra storia tramite le sue nozioni filosofiche primitive.
26.
Accetto l’idea che esistano solo due possibilità di essere allo stato di natura: preda e cacciatore; ed accetto anche l’idea che se siamo dotati di coscienza e di linguaggio non è certamente per sfuggire a questa brutale condizione, ma per giustificare il fatto che sia così.
27.
Accetto di considerare il nostro passato come una successione ininterrotta di conflitti, di cospirazioni politiche e di volontà egemoniche, credendo che ciò faccia parte solo del passato perché siamo all’apice del nostro stadio evolutivo e perché le regole che reggono il nostro mondo sono la ricerca della felicità e della libertà dei popoli, come sentiamo sempre ripetere nei discorsi politici.
28.
Accetto senza discussioni e considero vera ogni spiegazione proposta per spiegare i misteri della nostra origine ed accetto che la natura abbia impiegato milioni di anni per creare l’essere umano, il cui unico passatempo è la distruzione della sua specie in un istante.
29.
Accetto la ricerca del profitto come fine supremo dell’umanità e l’accumulazione delle ricchezze come suprema forma di realizzazione della vita dell’uomo.
30.
Accetto la distruzione dei boschi e la scomparsa della vita marina e fluviale.
31.
Accetto l’aumento dell’inquinamento industriale e la dispersione nell’ambiente di veleni chimici e di sostanze radioattive.
32.
Accetto l’uso di additivi chimici nei prodotti alimentari, perché sono convinto che se si aggiungono è perché sono utili ed innocui per la mia salute.
33.
Accetto la spietata guerra economica imperversante sul pianeta, anche se immagino che ci condurrà ad una catastrofe senza precedenti.
34.
Accetto questa situazione e suppongo che non possa far nulla per cambiarla o migliorarla.
35.
Accetto di essere trattato da sconfitto perché penso che io non valga un granché.
36.
Accetto di non proporre e di non propormi alcun dubbio, di chiudere gli occhi su tutto ciò e di non formulare nessuna vera opposizione, perché sono troppo occupato a vivere ed a risolvere i miei problemi.
37.
Accetto difendere questo contratto fino alla morte se Lei me lo chiedesse.
38.
Accetto dunque definitivamente nel mio profondo questa matrice triste che mi si sta presentando davanti agli occhi voltandomi di fronte alle ingiustizie ed ai crimini inerenti al sistema al fine di astenermi dal vedere la realtà delle cose.
So che tutti agiscono per il mio bene e per quello di tutti e per questo vi ringrazio.
Scritto per l’amicizia sulla terra il giorno 11/09/03 da un anonimo che inviò il testo alla Radio NSEO, affinché fosse radiodiffuso.
“Accetto” è un testo pubblicato nel 2003 per commemorare gli eventi dell’undici settembre. Il testo fu letto assieme ad altri in una radio francese (http://nseo.com/).
* punto aggiunto da me
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